n. 010 del 14-03-2020 APPROVAZZIONE NORME ORGANIZZATIVE PER L’INTRODUZZIONE DEL TELELAVORO.(Smart Working) LA DEPUTAZIONE AGRARIA
PREMESSO CHE:
- A seguito dell’epidemia da COVID-19, potrebbe rendersi necessarie dover attivare il lavoro da remoto, per cui si dovranno organizzare gli uffici affinché dipendenti, (Segretario e Ragioniere) possono interagire dalle proprie rispettive abitazioni, avvelarsi della loro dotazione informatica;
- La legge 16 giugno 1998 n. 191 “Collegato alla legge di bilancio dello Stato per l’anno 1998”, all’art. 4:1, prevede che le Amministrazioni pubbliche possono avvelarsi di forme di lavoro a distanza, per fini di razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro e di realizzazione di economie di gestione attraverso l’impegno flessibile delle risorse umane(comma 1);
- Rinvia a un apposito regolamento governativo la definizione delle modalità organizzative di attuazione, lasciando alle singole amministrazioni l’adozione degli atti necessari all’adeguamento dei rispettivi ordinamenti (comma 3);
- Rinvia inoltre alla contrazione collettiva l’adozione della disciplina economica e normativa del rapporto di lavoro dei dipendenti interessati (comma 5);
PREMESSO che, in relazione all’attuale emergenza sanitaria, dichiarata con deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 31-01-2020, il Governo è intervenuto con varie disposizioni che introducono misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID -19, tra cui l’utilizzo di modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa da parte dei lavoratori;
VISTO l’art. 1, comma 6, del D.P.C.M. 11-03-2020, efficace dal 12 al 25-03-2020, il quale prevede che, fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lett. e), del D.P.C.M. 08-03-2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli artt. Da 18 a 23 della L n.81.2017, e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza;
RICHIAMATO l’art. 14 della L. n. 124/2015, come modificato dall’art. 18, comma 5, del D. L. n. 9/2020, il quale prevede che le pubbliche amministrazioni, nei limiti delle risorse di bilancio disponibili e senza nuovi o l’attuazione del telelavoro e, anche al fine di tutelare le cure parentali, di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa che permettano, entro tre anni, ad almeno il 10% dei dipendenti, ove lo richiedano, di avvelarsi di tali modalità;
CONSIDERATO che, per effetto delle modifiche apportate al richiamato art. 14 della L. n. 124/2015 dal recente D. L. n.9/2020 recante: ”Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, viene superato il regime “ sperimentale” dell’obbligo per le amministrazioni della prestazione lavorativa, con la conseguenza che tali misure operano “a regime”;
RICHIAMATA la Direttiva n. 2/2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione Pubblica – in data 12-03-2020, con la quale si dispone l’adozione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di misure finalizzate a ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e ad evitare il loro spostamento, assicurando il ricorso al lavoro agile quale modalità di svolgimento della prestazione lavorativa;
RITENUTO, doversi favorire la riduzione delle presenze all’interno degli stessi locali da parte del personale che svolge attività indifferibili da rendere con la presenza in servizio;
DATO ATTO che il presente provvedimento non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’Ente;
RICHIAMATO il T.U. 18- 08-2000, n. 267;
RILEVATA la necessità di provvedere con tempestività all’attivazione del agile in attuazione delle disposizione a livello nazionale.
Dato atto che questo Ente non si è ancora adeguato alle disposizioni di cui alla L. 20-11-2017, n.168 per cui vanno osservate le disposizioni di cui al vigente statuto uniformato al D. Lgs 267/2000
Con votazione unanime e palese resa a norma di legge;
DELIBERA
- Di avviare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate, i seguenti indirizzi al fine dell’introduzione di modalità semplificate e temporanee di accesso al “Lavoro agile”, con riferimento al personale dell’Ente senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, fino alla condizione di epidemia in atto, secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 6, del D.P.C.M. 11-03-2020, e s.m.e.i.;
- Di individuare, nell’ambito dei servizi dell’Ente, le seguenti attività indifferibili da rendere senza la presenza in servizio dei dipendenti, fino al termine del fermo epidemiologico in atto tenuto conto delle attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19:
-Segretario dell’Ente: Dr. Marcello Marian;
-Ufficio finanziario e contabile :Rag. Orlando Cantoni;
3) Di affidare alla ditta TCS (Total Consulting Service Srl) con sede in Roma, l’incarico dell’assistenza sistemica, Installazione software anydesk e configurazione di accesso e per controllo da remoto, al prezzo di € 80,00 per ogni ora di lavoro svolto, riscontrabile da appositi rapportini chela ditta trasmetterà all’Ente;
4) Di autorizzare l’impegno della relativa spesa su apposito capitolo di bilancio, e la liquidazione delle relative fatture mensili se nei limiti della spesa impegnata;
5) Le suddette attività lavorative, dovranno essere effettuabili in maniera conforme con gli strumenti informatici a disposizione del singolo lavoratore, in conformità alle indicazioni fornite dall’Amministrazione;
6) Di disporre. Che i suddetti dipendenti accederanno allo ”smart working”, quando segue:
– la prestazione di lavoro dovrà essere eseguita in luogo idoneo, diverso dalla sede di lavoro, con il supporto di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, a cura ed onere del dipendente medesimo;
– il dipendente deve garantire di possedere un adeguato antivirus sul proprio pc.